La coalizione di centrodestra Alparone-Bogani a fine mandato indicava per la TA.RI.: “Il sensibile incremento relativo al 2018 è causato dall’avvio del nuovo appalto al cui interno è contemplato un maggiore costo per l’incremento del CCNL del personale dei servizi d’igiene urbana e per l’aumento delle tariffe di smaltimento dei rifiuti indifferenziati”.
La coalizione uscente di centrosinistra Casati-Varisco si conclude nello stesso modo con l’annuncio di un nuovo incremento da luglio 2024 del 10%, l’ennesimo, dopo gli aumenti della tassa nel 2020, 2021.
- SIAMO SICURI CHE L’APPALTO SIA DA CONSIDERARE FAVOREVOLE PER LE CASSE COMUNALI E LE TASCHE DEI CITTADINI?
- SULLA BASE DI QUALI VERIFICHE E CONFRONTI OGGETTIVI SI E’ RITENUTO SOSTENIBILE TALE RAPPORTO CON L’AZIENDA APPALTANTE?
- IL SERVIZIO E’ SOSTANZIALMENTE INVARIATO, I RICAVI OTTENUTI DAL RICICLO DEI RIFIUTI NON SONO PUBBLICI, SONO INDETERMINATI.
Fino a quando le Amministrazioni comunali accettano, supinamente, le direttive UE, le leggi lesive dell’autonomia economica (patti di stabilità) continuando con l’esternalizzazione di servizi e compiti programmatori economici ed urbanistici, il risultato è un continuo esborso per i cittadini a tutto vantaggio di aziende che operano, di fatto, in regime di monopolio.
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