Finlandia, tanti saluti a Sanna Marin, l’idolo dei liberal salottieri italiani

Petteri Orpo, leader del partito conservatore della Coalizione nazionale (Ncp), ha vinto le elezioni in Finlandia, sconfiggendo il centrosinistra del primo ministro Sanna Marin. Il partito di Orpo ha ottenuto 48 dei 200 seggi, secondo il conteggio preliminare di tutti i voti di domenica.

Al secondo posto si è piazzata l’ultradestra del Partito dei finlandesi guidato da Rikka Purra con 46 seggi, mentre i socialdemocratici della premier uscente Sanna Marin ne hanno ottenuti 43.

Marin ha ammesso la sconfitta, congratulandosi con i vincitori in un discorso ai suoi sostenitori. “La democrazia ha parlato“, ha detto.

Tanti saluti a Sanna Marin

Si conferma la validità del principio aureo secondo il quale se ti dichiari di sinistra e fai politiche di destra, poi vince la destra, neoliberale o ultranazionalista, o entrambe, come nel caso della Finlandia di stasera.

Corollario al principio: la carta mediatica e social-rosé “regina di cuori” è facilmente neutralizzata quando la destra gioca la sua “regina di picche”.

Così, la premier instagrammabile dei festini olè e dei funerali osé finisce terza alle elezioni finniche. Attendiamo con trepidazione i commenti dei liberal cacio e pepe.

Non si vedeva l’ora che si saldasse un bel fronte ultranazionalista dal Baltico ai Balcani, giusto quello che serve per raffreddare un conflitto in Europa. Certo, quelli da questa parte sono tutti ultranazionalisti buoni.
Avanti così.

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