L’ANAIC condanna la risoluzione del parlamento europeo contro Cuba

L’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba condanna risolutamente l’adozione dell’ennesima grave e pretestuosa risoluzione contro Cuba da parte del Parlamento europeo, che ancora una volta ha perso un’importante occasione per mostrare di avere una capacità di decisione politica autonoma, piegandosi invece supinamente ai diktat e alla propaganda degli Stati Uniti.

Oggi, 12 luglio 2023, l’Eurocamera ha infatti approvato (con 359 voti a favore, 226 contrari e 50 astensioni) un testo “sulla situazione dell’accordo di dialogo politico e di cooperazione UE-Cuba alla luce della recente visita dell’alto rappresentante nell’isola – 2023/2744(RSP)”, contenente una grande quantità di menzogne, accuse infondate, diffamazioni e tentativi di ingerenza.

Ci dispiace constatare nuovamente la presbiopia di cui soffre una maggioranza dell’Europarlamento, la quale resta cieca di fronte alle violazioni dei diritti umani che quotidianamente vengono perpetrate negli stessi Stati membri dell’Unione Europea (basti pensare al trattamento nei confronti dei migranti, alla violenza di genere, alle discriminazioni subìte dalla comunità LGBTIQ+, solo per citare alcuni esempi di una lista molto lunga), mentre pretende di mettere a fuoco, con un doppio standard morale, quanto avviene in un’isola dei Caraibi.

Una presbiopia che è accompagnata anche da una grave forma di miopia, dal momento che neanche da lontano questa risoluzione riesce a vedere e condannare un blocco economico, commerciale e finanziario, unilaterale e criminale, che da oltre 60 anni lede sistematicamente i diritti umani del popolo cubano (e non solo).

Un insieme di misure coercitive che agisce, quello sì, al di fuori di ogni legalità e legittimità internazionale, come lo dimostrano anche le votazioni contro il bloqueo in sede di Assemblea Generale delle Nazioni Unite che da 30 anni si susseguono, quasi all’unanimità.

Risulta evidente la volontà politica, portata avanti soprattutto da eurodeputati conservatori e di estrema destra che in maniera conclamata sono vincolati a politici anticubani statunitensi, di isolare internazionalmente Cuba e di giustificare il blocco genocida imposto da Washington.

L’obiettivo di tali forze è infatti quello di deviare il positivo cammino di collaborazione e dialogo tra l’Unione Europea e Cuba, che ha portato tra l’altro all’Accordo di dialogo politico e di cooperazione sottoscritto nel 2016, alla realizzazione di varie riunioni di Consiglio congiunte Cuba-UE e alle visite di diverse alte autorità continentali nell’isola.

Nei giorni scorsi la nostra Associazione mediante una lettera aveva caldamente invitato i legislatori italiani che siedono nel Parlamento europeo a non votare la suddetta risoluzione, convinti di rappresentare quella larga parte della popolazione che crede nella solidarietà, nell’aiuto reciproco tra i popoli e nella necessità di sviluppare e migliorare continuamente le relazioni tra Cuba e l’Unione Europea.

Tale invito prendeva in considerazione anche i vari appelli di imprese, italiane ed europee, che si vedono fortemente danneggiate, nelle loro operazioni economiche, dal blocco imposto a Cuba.

Concludiamo affermando, come lo ha fatto in una dichiarazione la Commissione Relazioni Internazionali dell’Assemblea Nazionale del Potere Popolare cubana, che questo Parlamento Europeo non possiede alcuna autorità morale, politica o giuridica per permettersi di giudicare Cuba.

E che da parte nostra continueremo a respingere con forza i tentativi di attaccare la dignità del popolo cubano e delle sue istituzioni; a rifiutare ogni tipo di propaganda che tergiversa la realtà di Cuba e ad agire per la cooperazione ed il mutuo rispetto tra la popolazione europea e quella cubana.

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